
Tre amiche settantenni, Jude, Wendy e Adele, si ritrovano nella casa al mare sulla costa australiana della comune amica Sylvie, morta di recente durante il weekend di Natale. Il motivo del loro incontro è il compito che è stato loro affidato di svuotare la casa; negli anni le tre amiche si sono progressivamente allontanate e sembra quasi che solo Sylvie le tenesse insieme. Nella forzata convivenza di questo weekend, che si svolge tutto all’interno della casa e dove sembra che solo fuori sia Natale, emergono i rancori e i segreti che negli anni si sono sovrapposti e che le mettono a dura prova. I tre personaggi femminili vengono tratteggiati in maniera veloce, ma efficace, nel loro presente, per ciò che sono ora: Jude è una donna apparentemente sicura di sé ed efficiente; Wendy, un personaggio svagato, che si porta dietro un cane anziano e malridotto, Finn, che accudisce a dispetto di tutte e di tutto, e che condiziona con la sua presenza e con il suo sguardo le scelte delle amiche; Adele, l’attrice che non si arrende al passare del tempo, si comporta come se ancora fosse in attesa della sua occasione. Alla fine, però, né il tempo passato né i dissapori riescono a minare il rapporto di fiducia e il legame indissolubile che si è creato tra loro.
Charlotte Wood ci porta dentro le storie personali delle tre protagoniste senza svelare mai troppo e riservando piccole sorprese nello scorrere della narrazione, fino ad un colpo di scena finale. E solo nel finale si esce al di fuori della casa e così anche delle difficoltà relazionali tra le amiche che ritrovano la loro unità.